Il Monaciello di Napoli: La Leggenda del Folletto Scherzoso della Tradizione Popolare Campana
Napoli come ben sappiamo è una città avvolta da un’aura di mistero e di leggende popolari.
Tra i tanti personaggi che popolano l’immaginario partenopeo e non solo, vi è uno in particolare che suscita curiosità e timore: il Monaciello.
Questo spiritello, dalla fattezza grottesca di un fanciullo dalla testa enorme, veste un saio da convento e dei sandali dalle fibre d’argento.
Si dice che sia sia temuto e amato dai napoletani, in quanto capace di combinare sia dispetti che sventure a chi lo contraddice, ma anche di portare conforto e doni inaspettati.
Si narra che molte persone abbiano addirittura fatto fortuna grazie al suo intervento.
Ma chi è il Monaciello? (“U Munaciell, O Munaciello”). Si dice che la sua origine risalga al XV secolo, quando una giovane innamorata di un garzone di nome Stefano venne costretta a fuggire e a farsi monaca, dopo che il suo amante fu ucciso.
La loro relazione clandestina portò alla nascita di un figlio deforme, che si vestiva con un abito talare e che venne schernito dagli altri per la sua strana fattezza.
Dopo la morte della madre, il Monaciello scomparve misteriosamente.
Ed Alcuni credono che sia stato ucciso e gettato in un canale di scolo fognario, mentre altri lo identificano con il “pozzaro”, un uomo agile e svelto che si occupava di pulire le cisterne d’acqua che scorrevano sotto la città nel 1600.
La sua presenza nelle case napoletane è ancora oggi molto sentita, tanto che molte famiglie gli lasciano una sedia vuota o dei dolcetti per propiziarsi la sua benevolenza.
Tuttavia, svelare la sua presenza ad anima viva potrebbe attirare le sue ire e trasformare la buona sorte in sfortuna quindi bisogna fare molta attenzione a non adirarlo.
Per approfondimenti ascoltate questo video molto interessante: